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domenica 28 aprile 2013

Secchiello di Juta

 Bene abbiamo a disposizione tanta juta avanzata e vogliamo fare una borsa a secchiello.
Con un foglio di giornale ci aiutiamo per disegnare i modelli da ritagliare 
e ci servono un cerchio del raggio di 15 cm per fare la base 
ed un rettangolo di lunghezza 2rpigrego ( la geometria non è un'opinione!) e alto 40 cm circa.
Poi ci servono ago e filo per impastire , cordoncino colorato e un goccio di colla a caldo.
Ritagliamo il cerchio 




 Ritagliamo il rettangolo



Vogliamo dare un aspetto molto fai da te quindi cuciremo senza macchina con la nostra grande abilità!
Uniamo i bordi del cerchio alla base lunga del rettangolo ripassando due volte la cucitura.


Capovolgiamo il cesto e cuciamo il bordo verticale del cestello ed una volta fatto
lo ricapovolgiamo in modo da nascondere la cucitura verticale e far vedere quella della base.



Usiamo un cordoncino rosso come laccio per chiudere la borsa, ma prima
lo decoriamo con lo stesso filo che abbiamo usato per cucire il secchiello, 
avvolgendo questo filo intorno al cordoncino .


Sul lato superiore della borsa facciamo dei fori per far passare il cordoncino 


Facciamo altri due fori uno opposto all'altro per la tracolla


ed ecco il Secchiello di Juta pronto!


Gialloverderosa

mercoledì 20 febbraio 2013

Elogio al viaggio

Di solito non scriviamo questo genere di cose, ma questa volta ne sentiamo il bisogno.
Una parte di gialloverderosa è all'estero, in Portogallo a voler essere precisi.

 



Vivere fuori per lunghi o brevi periodi è qualcosa di bellissimo e che consiglio a tutti. Nel bene o nel male bisogna farlo! 
Nel bene perché c'è sempre qualcosa da scoprire, qualcosa di nuovo da vedere, qualcosa di nuovo da assaggiare, nuove persone da conoscere, improvvisi spettacoli a cui assistere per farci sorprendere, nuove musiche da sentire e nuovi odori.
Nel male perché a volte si ha nostalgia di casa, e quando si è in difficoltà è più difficile e non si ha sempre la certezza di trovare braccia per sostenerci e orecchie pazienti per ascoltarci.

Credo che le persone sembrino diverse in ogni paese ma in fondo sono sempre uguali, cerchiamo tutti le stesse cose e vogliamo andare tutti nella stessa direzione...solamente prendendo strade diverse.
Allo stesso tempo però ho capito che il luogo in cui sei nato condiziona anche il tuo modo di vivere (ovviamente con questo non voglio cadere nei soliti luoghi comuni per cui tutti i tedeschi sono freddi, gli spagnoli festaioli, i francesi altezzosi e chi più ne ha più ne metta), dico solo che i modi di vivere sono diversi. Ma è proprio questo l'importante.
Sì, perché ho capito che diverso non è sbagliato, è solo e semplicemente diverso. Perché se da italiano vuoi morire quando vedi che un ragazzo di un'altra nazionalità fa la pasta con il mais o la pizza con l'ananas o qualche altra stramberia, non devi insegnargli che la pasta non va fatta così, ma puoi dirgli che in Italia la facciamo in altra maniera e prendere in considerazione che il nostro non è l'unico modo in cui si può fare. 
Ho capito che è bello essere orgogliosi del luogo da dove veniamo ma non troppo da prenderlo come termine di comparazione per tutto quello che al mondo c'è di diverso.
Ho capito che ci sono infiniti modi di fare le cose, e infiniti punti di vista dai quali vedere una situazione. Ci sono infiniti modi per affrontare un problema e più ne conosciamo più possiamo scegliere quello migliore per noi in quel momento.
Ho capito anche che la tecnologia è importante e aiuta spesso, ma non deve essere una cosa da cui dipendere.
Ho capito che dobbiamo essere più aperti e più cordiali con le persone, forse anche avere più fiducia nelle persone. Non sempre, ma di più.
Dire buongiorno e sorridere non costa niente ma è più piacevole sia per chi lo riceve sia per chi lo dice. A volte essere timidi o avere paura ci fa perdere l'occasione di conoscere qualcuno o semplicemente di essere gentili.
Ho capito che sempre, da ogni occasione, si può imparare qualcosa e che vivere pensando "tanto questo già lo so" a volte ci impedisce di vedere il lato positivo e utile di alcune situazioni, che ad essere umili non si sbaglia mai.
Ho capito che vivere velocemente ci permette di fare mille e più cose e che ormai la vita multitasking fa indissolubilmente parte di noi, ma anche che il vecchio consiglio del "fermati un attimo" è ancora valido. Fermarsi ci permette di pensare, capire e apprezzare di più le cose. Ho capito che l'oceano è bellissimo e unico e che comunque in qualunque mare si sta benissimo... va bene, ammetto che questo lo sapevo già.

Di tutte queste cose che ho capito spero di ricordarmene almeno qualcuna in futuro per poter vivere meglio e più pienamente.

Comunque siccome lo stile del "let's do it" di questo blog è ovviamnete sempre valido e sempre presente, questa volta diciamo: viaggiate! Anzi viaggiamo!
Perché qualsiasi viaggio è una scoperta e non è mai tempo perso.



lunedì 3 settembre 2012

bike trip in the country

Una mattina di sole, l'ispirazione dalla musica giusta e si parte. Una passeggiata in bicicletta per le colline. Campagna, libertà e macchina fotografica: ecco il reportage con la Koroll II.

A shiny morning, great music inspiration and go. A promenade by bike in the hills. Country, freedom and a camera: here the reportage with the Koroll II.












gialloverderosa








mercoledì 29 agosto 2012

Save the bike

Estate. Uscire in bici. Aria fresca e leggera. Parcheggiare la bicicletta sotto casa. Tornare a riprenderla per ripartire. Non trovare più la vecchia e fidata amica bici. Lacrime e tristezza.
Questa è una storia vera, capitata anche a noi e per rimediare c'è una sola cosa... il LUCCHETTO!

Summer. Ride the bike. Fresh and light air. Left outdoor the bike. Take the bike again. Don't find the good old friend bike. Tears and sadness.
It's a true story, it's our story and to repair we just have... a PADLOCK!


Ma questo è un lucchetto triste, e noi non vogliamo un lucchetto triste! Quindi armiamoci di colori acrilici, colla a caldo e nastri colorati.
But this is a sad padlock. We won't a sad padlock! So get acrilycs, hot glue and colorful ribbons.

Per prima cosa coloriamo con gli acrilici la chiusura del lucchetto e la chiave.
First: paint padlock and key with acrylics.


Poi si comincia a ricoprire la parte flessibile. Prendiamo il primo nastro e lo fissiamo con una passata di colla a caldo (1-2). Avvolgiamo tutto tenendo il nastro in diagonale (3) e lo fissiamo sull'altra estremità sempre con colla a caldo (4).
Then cover the flexible part with ribbon and fix it at the start with hot glue (1-2). Bind keeping the ribbon askew (3) and fix it in the end (4).


Ora usiamo un altro nastro per coprire le pieghe e i buchi che si sono creati fissandolo con la colla (5-6) e infilandolo nella parte di chiusura che abbiamo colorato precedentemente (7). Avvolgendo di nuovo il nastro cerchiamo di coprire gli spazi vuoti (8) e chiudiamo sempre con colla (9) e infilandolo nella parte in plastica (10). Per coprire bene le pieghe che si sono create alle estremità, tagliamo dei piccoli pezzi di nastro, li attacchiamo proprio agli estremi (11-12) e facciamo un risvolto per non avere il nastro sfrangiolato (13-14).
Now it's time fot the athor ribbon useful to cover gaps and creases. Always fix it using hot glue (5-6). Embed it (7). Bind again the ribbon covering empty spaces (8), fix it (9) and embed (10). To cover creases at the extremities: cut two stripes and glue at the extremities (11-12-13-14).


Ed ecco un nuovo lucchetto più allegro.
Here it is a bright new padlock.


Ora nessuno potrà più rubare le nostre bici!
Now you can't steal our bike anymore!


Gialloverderosa

domenica 26 agosto 2012

Necklace - riciclo di una corda

Perchè non riciclare una vecchia corda invece di buttarla? Subito fatto! 
Ci servono dei fili, tanti, tantissimi! di diversi colori e spessori, ma anche centrini 
nastri gancetti e fronzoli da appendere. Corda da 1 m, forbici e colla a caldo!


Iniziamo dall'estremità, fermiamo con un giro di scotch fermiamo il capo del filo, e iniziamo
 ad avvolgere la corda in modo continuo senza formare buchi o sovrapposizioni di fili.


A nostro piacere possiamo lasciare degli spazi vuoti dove si vede la corda sotto.


Andiamo avanti con un altro filo di un altro colore fermando la cima con una goccia 
di colla a caldo e ri-arrotoliamo la corda.

Aggiungiamo qualche ciondolino quà e là modo disordinato.


La collana è abbastanza lunga da poterla infilare comodamente una volta chiusa, 
allora facciamo due anelli che si intrecciano e chiudiamoli con la colla a caldo al corpo della collana, 
poi rivestiamo la parte dove abbiamo messo la colla con del filo.


Con un po' di pazienza ecco il risultato finale! 


mercoledì 22 agosto 2012

Placeholder - un segnaposto per la tavola

Camminando lungo la spiaggia ci siamo fermate per raccogliere un po di sassi , ce ne erano di tutti i tipi, neri , rossastri e striati quindi abbiamo fatto spesa, un po' per ogni assortimento.


 A casa abbiamo trovato un vasetto semplice di vetro di quelli usati per confezionare le marmellate .



Prima di usare i sassolini li abbiamo spennellati con uno smalto lucido protettivo.


 La colla a caldo , sempre onnipresente! 
Con questa attacchiamo i sassolini striati (che ci sono piaciuti moltissimo) sul coperchio del barattolo.
Sul retro di questo  con un nastrino di raso bianco facciamo un fiocchetto e dentro possiamo ora mettere il bigliettino con il nome del nostro ospite che siederà a tavola. Segnaposto in arrivo!!



giovedì 2 agosto 2012

Un nuovo look alla tua cucina

Ci sono quattro simpatiche sedie un pò vecchiotte, che hanno bisogno di una rinfrescatina estiva; come del resto anche noi, in un giorno afoso d'estate.

Per quattro sedie ci serve:

1 barattolo di cementite da 750 ml
1 barattolo di smalto opaco ad acqua da 500 ml l'uno rosso, giallo, blu e bianco
1 rotolo di nastro adesivo di carta
e ovviamente dei pennelli di varie misure.





Iniziamo dando una veloce scartavetrata alle sedie per togliere la vernice lucida già presente e con in nastro adesivo di carta andiamo a proteggere gli angoli di paglia delle sedute e le rivestiamo con dei vecchi giornali.


Poi passiamo una mano di cementite bianca a base di acqua a tutte le sedie.




Ora possiamo sbizzarrirci con i colori.
Noi abbiamo scelto 6 tinte pastello che ci piacevano di più da combinare insieme alternandole con lo stesso ordine.

Ad esempio con il blu abbiamo fatto su una sedia i montanti verticali e su un'altra le estremità superiori e inferiori e due traverse e nell'altra solo alcune parti orizzontali, cosi ripetute per tutti i colori.
Lasciamo degli elementi sempre bianchi.
Con il nastro adesivo di carta ci siamo aiutati per far rimanere delle righette orizzontali in modo da non colorarle tutte e non farle diventare troppo accese e per dare un pò di "movimento".






Togliamo nastro adesivo e carta, una piccola ritoccatina ai vari errori e una passata di smalto protettivo trasparente....

TATAAAN!!! .... ecco le nostre nuove sedie per la cucina !



gialloverderosa